Cappelletti in brodo

14.11.2012 11:37

 

I cappelletti in brodo, secondo la tradizione emiliana, sono il piatto di Natale. Il profumo del brodo caldo che si sprigiona durante la cottura riscalda l'ambiente, dichiara innegabilmente che quello è un giorno di festa.

Noi seguiamo la ricetta familiare di tradizione più precisamente ferrarese.

Le carni utilizzate devono essere bollite, vengono macinate e profumate con parmigiano e noce moscata. L'impasto una volta lavorato ha una consistenza corposa, ma morbida e viene avvolto da una pasta all'uovo tradizionale e sottile, che dichiara la sua presenza senza sopraffare nè il gusto delle carni nè il sapore del brodo.

Il brodo è il prodotto dalla cottura delle carni e, una volta sgrassato e profumato anch'esso con noce moscata, viene utilizzato per il piatto.

 

I cappelletti in brodo vanno serviti caldi e il risultato è questo: avvicinandosi al piatto il vapore prodotto dal brodo ci colpisce il viso, il profumo penetra nelle narici, afferriamo il cucchiaio e, esitando tra l'assaggiare e aspettare che intiepidisca, chiudiamo gli occhi e continuiamo a respirarne l'aroma. Sorseggiamo una piccola dose di brodo e con avidità mista al rispetto che i cappelletti meritano, finalmente ne assaggiamo uno. Sentiamo la pasta aprirsi e lasciare lentamente che il gusto delle carni, del parmigiano e delle spezie si dissolva. Un attimo, un piccolo sospiro e siamo pronti per il prossimo. E anche se sembra incredibile vi assicuro che ad ogni cappelletto l'esperienza si rinnova.

Generalmente si considera un piatto di quindici cappelletti a persona, come quello nell'immagine, ma ho visto persone mangiarne anche venticinque-trenta a pasto....davvero una bella esperienza!